È forte e a volte controverso il dibattito sulle città: in Italia sono a volte i luoghi dell’innovazione e a volte i luoghi dell’abbandono. Viene facile domandarsi come viene affrontata oggi la disciplina che interessa i centri storici e le innovazioni in tema di normative e strumenti. Per fare un’analisi attenta di questa situazione si dovrebbe far riferimento all’origine e agli sviluppi successivi della disciplina urbanistica, dalla Carta di Gubbio ai giorni nostri. Un contributo al confronto ci viene dall’evento programmato per il 3 e 4 dicembre al Politecnico di Torino (all’Aula magna del Lingotto).
Ancsa, Dist e Inu. Dal Piemonte, regione la cui legge urbanistica reca la firma di Giovanni Astengo, parte l’iniziativa di rilanciare il dibattito, partendo dalla costruzione dello stato dell’arte. Con il contributo delle sezioni regionali di Ancsa e Inu e del Dist sono stati individuati alcuni temi, luoghi e casi aperti alle integrazioni che verranno dal dibattito. Sono attesi contributi che analizzino il rapporto tra centri storici ed urbanistica, sia con ricostruzioni storiche sia con l’analisi dell’attualità e riflessioni di prospettiva. Nel corso del convegno verrà presentata la nuova collana editoriale di Ancsa «Documenti» e il primo volume pubblicato.
Questo il comitato scientifico e organizzatore del convegno:
- Claudia Cassatella, Dist, Inu, Ancsa Piemonte e Valle d’Aosta
- Mauro Giudice, giunta nazionale Inu
- Carlo Alberto Barbieri, Dist, presidente Inu Piemonte e Valle d’Aosta
- Annalisa Savio, Regione Piemonte, Ancsa Piemonte e Valle d’Aosta
- Mauro Volpiano, Dist, presidente Ancsa Piemonte e Valle d’Aosta.
Organizzazione a cura delle sezioni Piemonte e Valle d’Aosta di Ancsa e Inu.