Un decisivo passo avanti nel piano contro le esondazioni a Milano è stato siglato alla Conferenza dei servizi di Palazzo Lombardia, alla presenza di Viviana Beccalossi assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana e Marco Granelli, assessore all’Ambiente e Mobilità, con un ultimo atto propedeutico per dare il via libera alla definizione del progetto esecutivo per la successiva realizzazione dell’area di laminazione di Milano e del Parco Nord.
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Il progetto
L’area di laminazione ha una superficie di 38mila mq che permette di trattenere l’acqua del Seveso in caso di esondazione fino a 250mila mc. Il costo dell’intervento è di 30 milioni di euro comprensivo delle opere idrauliche connesse e delle compensazioni paesaggistico-ambientali da attivare, visto che si interviene in un area del Parco nord di alto valore ambientale.
Il progetto prevede che l’area di laminazione nei periodi fuori dalle allerte meteo sia un laghetto alimentato da acqua di falda.
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Un piano finanziato da Stato, Regione, Comune
L’intervento che si inserisce nel sistema complessivo che prevede altre opere analoghe a Senago, dove i lavori sono già iniziati e termineranno nella primavera 2018, a Lentate sul Seveso, a Paderno Dugnano e Varedo e nella parte alta del bacino del Seveso a Carimate, Cantù, Vertemate con Minoprio. Un progetto generale che potrà essere affrontato grazie, all’impegno e agli stanziamenti garantiti dallo Stato, dalla Regione e dal Comune di Milano.
L’insieme degli interventi idraulici ammonta a 140 milioni di euro, tutti finanziati, e consentiranno la progressiva messa in sicurezza dei territori rivieraschi del Seveso per il quale sono anche in corso azioni volte al miglioramento della qualità delle acque.