Creare un prodotto in grado di isolare termo-acusticamente ed ecologicamentegli edifici: è quello che fa Enerpaper, startup incubata presso l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino e vincitrice della I edizione del Premio «Io Penso Circolare» nella categoria «startup». Promosso da La Stampa Tuttogreen con Aquafil e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il concorso, rivolto a startup e centri di ricerca, ha voluto valorizzare e sostenere i progetti che lavorano per dare un contributo innovativo a processi, sistemi, tecnologie e prodotti nel campo dell’economia circolare.
Prima classificata: Enerpaper
Enerpaper è una startup che produce materiale isolante composto da cellulosa utilizzando materie prime derivanti da carta riciclata. I fiocchi di cellulosa vengono poi insufflati nelle intercapedini dei muri per isolare le pareti dal punti di vista termo-acustico.
La cellulosa, stabilizzata attraverso un particolare processo produttivo, si trasforma in un materiale isolante con caratteristiche di antifiamma, antimuffa e antispolvero che risponde all’esigenza di creare una barriera naturale termo-acustica contro la dispersione termica degli edifici, sfruttando le proprietà della cellulosa stessa.
Il prodotto, protetto da brevetto internazionale, è privo di sali di boro ed ha un ridotto apporto di additivi chimici, si può presentare sia in bobine che in forma di fiocchi (ovatta di cellulosa).
Seconda classificata: Stone-Brick
Supportata da I3P, Stone-Brick, si è posizionata al secondo posto nella categoria «start up» col progetto W.E. Rock: l’azienda sta sviluppando un nuovo legante da utilizzare in edilizia, il fango di segagione, derivato dalla lavorazione della pietra. Il settore dell’estrazione e lavorazione della pietra naturale genera milioni di tonnellate di scarti che rappresentano un problema economico ed ambientale di rilievo e che ad oggi non trovano alcun impiego se non il conferimento in discarica. Stone-Brick utilizzerà i fanghi di segagione in modo massivo insieme ad altri scarti per realizzare materiali da costruzione ad alto valore aggiunto e dal costo competitivo, rappresentando così un’alternativa valida e sostenibile allo smaltimento in discarica di questa tipologia di rifiuti.
I vantaggi sono costituiti dall’abbattimento dei costi di produzione, dall’elevato valore creato e distribuito lungo la filiera, nonché dal ridottissimo impatto ambientale della tecnologia.