La Rete delle Professioni Tecniche ha partecipato alla definizione delle «Linee guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico»: questo è avvenuto la stesura di un documento a Italia Sicura, la struttura di missione che il Governo ha istituito per combattere il rischio idrogeologico.
Le “Linee guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico” si articolano in specifiche e sintetiche schede relative alle tematiche che maggiormente incidono sull’efficacia degli interventi:
- valutazione del rischio e definizione della relativa gestione
- valutazione comparata delle diverse opzioni tecniche praticabili
- coerenza con la pianificazione e programmazione vigenti
- analisi sistemica con particolare riguardo ai fenomeni indotti e alla verifica dell’intero ciclo di vita dell’opera
- specifiche valutazioni di carattere idrologico, idraulico fluviale e geologico
- effetti sulla morfodinamica fluviale e costiera, sull’ecosistema, sulla chimica delle acque e sugli aspetti sociali ed economici
- considerazioni sulla resilienza dell’intervento, anche in relazione a scenari di cambiamento climatico.
Armando Zambrano | Coordinatore della RPT e presidente Consiglio Nazionale Ingegneri
«Il documento con le nostre proposte è frutto dell’attività svolta dal Gruppo di Lavoro che la Rete ha costituito per affrontare questo tema e che ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti delle professioni dell’area tecnica. Abbiamo voluto dare il nostro contributo perché siamo convinti che l’obiettivo della prevenzione e della riduzione dei rischi idrogeologici si ottengano soltanto attraverso la stretta collaborazione tra tutti i soggetti interessati. Il documento sarà aggiornato anche in base ai risultati dell’esperienza attuativa di questi primi mesi di lavoro».
Maurizio Savoncelli | Consigliere RPT e presidente Consiglio Nazionale dei Geometri
«Abbiamo la convinzione che il risultato finale di questo impegno garantirà il miglioramento della qualità dei dati, dei progetti e dei successivi interventi di controllo e monitoraggio necessari nell’ambito di una gestione diversa rispetto al passato. Quest’approccio sarà decisivo nell’attività di mitigazione del rischio idrogeologico in Italia. Il metodo che la Rete ha avviato è particolarmente utile nel rapporto con le amministrazioni che debbono programmare gli interventi sul territorio. Nella Rete ci sono infatti le competenze professionali necessarie a garantire la qualità progettuale per interventi efficaci».