Il panorama edilizio italiano è caratterizzato da un patrimonio immobiliare obsoleto e anche gli edifici recenti risultano scarsamente isolati nonostante le certificazioni di consumo in classi di massima efficienza
Diego Marcucci | Marketing manager Viero
«La cultura relativa all’efficienza energetica e al sistema a cappotto si sta lentamente diffondendo, ma sono moltissimi ancora in Italia gli edifici non isolati. Se pensiamo che di questi il 55% è stato realizzato prima del 1971 e l’80% prima del 1991, è chiaro che questi edifici non sono isolati o lo sono scarsamente e quindi, oltre ad essere poco confortevoli, sono responsabili di elevati consumi energetici. In Italia, negli anni ’70 -’80 venivano realizzati cappotti dallo spessore di 2/3 cm, nel periodo anni ’90 – 2000 i cappotti erano di 5/6 cm. La media attuale di spessore è di 10/12 cm, mentre la nuova normativa relativa agli edifici a energia quasi zero porterà a spessori di isolante di 20/25 cm. Rilevazioni costanti compiute da associazioni super partes, però, dimostrano che in Italia anche edifici recenti o certificati con classe di consumo ad alte prestazioni (A e B) in realtà sono poco isolati e consumano molto di più di quanto previsto dai calcoli progettuali. Le cause sono da ricercarsi in una progettazione e posa non adeguate.
Il ‘cappotto su cappotto’ rappresenta in questi casi la soluzione ideale per migliorare le prestazioni e adeguare gli edifici alle nuove richieste normative».
Sistema Vieroclima2. Una soluzione a questa situazione ci viene da Viero società del Gruppo Cromology Italia che propone una vasta gamma di soluzioni per la facciata (quali finiture, deumidificazione, malte e rasanti a calce, prodotti speciali), attraverso il sistema a cappotto Vieroclima2: con questo utilizzo è possibile isolare una facciata già isolata, senza rimuovere l’isolamento esistente.
Questo tipo di isolamento viene comunemente definito cappotto su cappotto o raddoppio del cappotto.
Questo sistema è stato appositamente studiato per tutti i casi in cui si presenta l’esigenza di migliorare e rafforzare l’isolamento della facciata ed è in particolare indicato per risolvere le seguenti problematiche:
- livello di isolamento non conforme alle attuali normative o alle proprie esigenze di comfort e risparmio energetico
- imperfezioni estetiche come microlesioni o rappezzi
- elevate perdite di calore a causa di ponti termici lineari e/o puntiformi
- necessità di ristrutturazione parziale o totale dell’edificio
- necessità di riparazioni della facciata su larga scala, ad esempio in presenza di crepe e sfaldamenti o casi di vandalismo
- esigenze di maggiore protezione al fuoco
- esigenze di maggiore isolamento acustico
- esigenza di maggiore resistenza agli urti con l’adozione di idonee rasature
Raddoppio del cappotto. Il cappotto su cappotto può essere applicato nelle seguenti casistiche:
- sistemi a cappotto con la superficie stabile, compatta e senza distacchi
- sistemi composti da lastre di eps e lana minerale aderenti alla parete, correttamente incollati e tassellati, pannelli di fibra di legno intonacati
- sistemi che non presentano danni da umidità accidentale
- sistemi che non presentano evidenti fessurazioni o lesioni importanti
Attenzione a… Prima di procedere all’applicazione di un ‘cappotto su cappotto’ è necessario effettuare delle verifiche quali la valutazione complessiva della stabilità superficiale del sistema, l’analisi degli strati tramite «finestre di valutazione» di 0,5 mq in 5 punti rappresentativi, la determinazione del peso, natura e fissaggio del vecchio isolamento, la valutazione delle scossaline, raccordi non a tenuta, tubazioni esistenti. Per queste verifiche Viero mette a disposizione un servizio di consulenza che può essere richiesto compilando il modulo online.
Formazione. Inoltre Viero ha organizzato per il 23 settembre prossimo un webinar gratuito su questo argomento, dedicato a progettisti, imprese e applicatori specializzati, che potrà essere seguito online. I partecipanti riceveranno un certificato Viero di partecipazione.
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