L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro: per favorire la cultura dell’accessibilità è necessario coinvolgere i cittadini-professionisti a partire dalla formazione scolastica.
Un obiettivo che ha portato a una collaborazione fattiva Fiaba, che ha ideato il concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, CNGeGL (Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati), Cipag (Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza Geometri) e Geoweb (società di servizi telematici per professionisti).
Nel corso delle quattro edizioni sono stati coinvolti oltre 190 Istituti Cat (Costruzioni Ambiente e Territorio) e sviluppati più di 108 progetti. Quest’anno le scuole che hanno partecipato sono state 51, 29 i progetti sviluppati, 12 i premiati, di cui 6 presentati nel corso della cerimonia di premiazione.
Le novità di quest’anno:
1. la progettualità è stata articolata in tre aree intervento:
– spazi urbani: percorsi o aree pedonali, piazze, aree verdi e viabilità;
– edifici pubblici e scolastici
– strutture per il tempo libero: strutture per lo sport, la cultura e lo spettacolo, strutture ricettive, edifici di culto e di interesse culturale. Per ognuna di queste sezioni la Commissione ha selezionato 2 progetti meritevoli e 2 vincitori.
2. la giunta esecutiva Uni ha approvato l’avvio dei lavori di elaborazione di una nuova prassi di riferimento (Uni/PdR)
3. Il rilascio a breve della App di Geoweb per Fiaba che segnala le criticità di accesso come stimolo ai programmi d’intervento da parte delle amministrazioni e di privati.
Marco Nardini | Presidente Geoweb
«Al progetto sociale con Fiaba sul tema dell’accessibilità, che il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati sostiene da quattro edizioni, quest’anno aggiungiamo l’impegno nel tavolo di lavoro per la nuova prassi Uni, che dovrebbe essere pubblicata ufficialmente entro il mese di ottobre 2016: un insieme di norme tecniche specifiche che hanno lo scopo di fornire le linee guida ai professionisti e un indirizzo da seguire alle amministrazioni locali nei casi di nuove progettazioni o riqualificazioni di ambienti con criticità.
Un impegno, quello della nostra categoria, che va estendendosi per contribuire a un percorso circolare che porti tutti a lavorare per rendere il concetto di “accessibilità” basilare nei modelli di sviluppo e rigenerazione delle città e dei servizi pubblici e privati.
Un compito non facile ma assolutamente possibile sotto il profilo tecnico e “delicato” sotto il profilo etico che affrontiamo certi di contribuire al miglioramento della sostenibilità sociale e della vivibilità degli ambienti urbani.
Infine desidero ricordare che la digitalizzazione dei processi costruttivi, dalla pianificazione, alla progettazione, alla manutenzione del costruito, consente di lavorare in modo condiviso efficace e performante. È auspicabile che il mondo professionale cominci a guardare con interesse fattivo e operativo al Bim (Building Information Modeling) ma che si sensibilizzino e si formino anche i ragazzi delle nostre scuole. Noi come categoria siamo impegnati a fare la nostra parte per fornire le corrette opportunità di lavoro qualificato ai futuri geometri, da sempre conoscitori indiscussi del territorio italiano».
Per ulteriori approfondimenti e i 12 progetti premiati vai al sito del Consiglio Nazionale Geometri