La tradizione nella lavorazione del marmo e nella proposta di materiali naturali per l’edilizia e l’architettura di qualità, rispettosa dell’ambiente, ha portato Margraf >> a raggiungere l’eccellenza nell’accostamento e nella selezione di finiture, misure e forme adatte a impreziosire gli ambienti esterni di abitazioni private, complessi residenziali, hotel e spazi pubblici. Il marmo Margraf oltre che donare personalità a rivestimenti esterni e facciate ventilate, arricchisce di carattere scale di accesso, fontane, panchine porta-fiori.
Materiali naturali che impreziosiscono, creando un’eleganza moderna e raffinata, soddisfacendo le esigenze di design, durata e resistenza, per fornire all’architetto e al progettista molteplici soluzioni estetiche: Blu Perla e Crema Nuova bocciardati o fiammati; Lipica Fiorito e Lipica Unito bocciardati, fiammati o rigati; Pietra Ducale e Trani bocciardati.
Vari sono i formati modulari disponibili nelle misure 30×30 cm, 40×40 cm 30×60 cm e nella versione 30 o 40 cm a correre, tutti a partire da 3 cm di spessore.
Secondo la normativa Uni En 1341:2003, tutti i marmi proposti da Margraf per le pavimentazioni esterne, in seguito a 48 cicli di gelo e disgelo sono risultati antigelivi e quindi resistenti alle temperature più rigide. Inoltre Margraf propone materiali provenienti da cave proprie, come il Lipica Unito e Fiorito, la Pietra Ducale, entrambi marmi fossiliferi, estratti rispettivamente in Slovenia e in Italia.
Le finiture superficiali antiscivolo possono essere utilizzate per ottenere un carattere estetico particolare e un elevato grado di antiscivolosità nelle pavimentazioni esterne.
La bocciardatura è una lavorazione che conferisce aspetto rustico al marmo, annullandone difformità e variazioni. L’effetto bocciardato si ottiene con un martello a punte piramidali, la bocciarda e il risultato finale può essere a grana grossa o fine, passando per vari gradi di finitura intermedi; la rigatura è caratterizzata da una successione di solchi affiancati, eseguiti a mezzo di dischi diamantati o di un’ampia gamma di utensili a profilo variabile; la fiammatura è un processo ottenibile usando ossigeno e gas. La fiamma agisce investendo ad alta temperatura (2500 – 3000° C) le superfici da trattare, le quali subiscono uno shock termico, provocando un fenomeno di dilatazione e quindi spacco termico.
La tessitura superficiale apparirà scabra e in rilievo. Poiché tale processo di vetrificazione alimenta la resistenza alle aggressioni atmosferiche e all’erosione, la fiammatura è indicata per gli esterni, ma deve essere utilizzata con sapienza solo sui marmi che resistono a forti sbalzi termici.