«Il Governo sta studiando alcune correzioni sulle regole fiscali sull’Iva, split payment e reverse change, introdotte dall’ultima legge di stabilità. Siamo consapevoli che tali misure creano tensioni di liquidità alle imprese e introdurremo alcune soluzioni a vantaggio dei più piccoli». Così Enrico Zanetti, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel corso di un incontro privato con Ance Veneto >>, l’associazione regionale dei costruttori edili, tenutosi a Padova. «Non faremo marcia indietro – ha precisato il sottosegretario Zanetti – ma sono possibili dei correttivi, per i quali valuteremo la compatibilità con le norme europee, ottenuto il benestare della Ragioneria di Stato. L’impegno del Governo è diretto ad accrescere la celerità dei rimborsi Iva, in questo modo si limiterebbero comunque gli effetti dello split payment sui flussi di cassa delle imprese».
Durante l’incontro, il presidente di Ance Veneto, Luigi Schiavo, ha denunciato l’«emergenza liquidità» a cui le imprese di costruzione sono state costrette a far fronte negli ultimi anni.
Luigi Schiavo | Presidente Ance Veneto
«Le nuove norme sull’Iva stanno aggravando una situazione già drammaticamente segnata. La pubblica amministrazione continua a pagare a distanza di 180 giorni. Il patto di stabilità interno continua a bloccare gli investimenti. L’edilizia continua ad essere il comparto più colpito dal credit crunch. Se nel 2007 i prestiti al settore ammontavano a 32 miliardi di euro, nei primi nove mesi del 2014 si sono ridotti ad appena 6 miliardi e mezzo. L’economia tornerà a crescere quando ripartirà l’edilizia. Le nostre imprese non possono esportare. Sono strettamente collegate al territorio e incidono fortemente sulla domanda interna».