Si è tenuta un’audizione dei rappresentanti della Rete professioni tecniche presso la IIa Commissione permanente della Camera dei deputati (Giustizia) sulla proposta di legge C. 2281 Marinello «Modifiche agli articoli 348, 589 e 590 del codice penale, agli articoli 123 e 141 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, nonché all’articolo 8 della legge 3 febbraio 1989, n. 39, in materia di esercizio abusivo di una professione e di obblighi professionali».
Armando Zambrano, coordinatore della Rete, in occasione dell’incontro ha illustrato la posizione dei professionisti tecnici sul provvedimento, presentando un documento che è stato consegnato alla Commissione. La Rete, pur condividendo finalità e impostazione del progetto di legge, ha segnalato alcune incongruenze che rischiano di minarne l’efficacia ed ha elaborato alcune proposte migliorative che sono state poste all’attenzione della Commissione.
Reato e iscritti all’albo. La Rete ha evidenziato la necessità di precisare nel provvedimento che il reato di esercizio abusivo della professione si estende anche a quelle il cui esercizio è consentito solo previa iscrizione all’albo. Nell’ambito delle professioni tecniche, infatti, il possesso della semplice abilitazione non è sufficiente ad autorizzarne l’esercizio. Quest’ultimo è consentito esclusivamente agli iscritti all’albo, che sono sottoposti a numerosi obblighi posti a tutela del committente e della collettività.
Sanzioni più pesanti. Inoltre, Zambrano ha sottolineato come le sanzioni previste siano più pesanti non solo per l’innalzamento della pena massima, ma anche per la prevista pubblicazione e la confisca delle attrezzature. Tuttavia, vista la rilevanza degli interessi tutelati nell’esercizio delle professioni, è stata manifestata la necessità di indicare nel provvedimento un minimo edittale di pena (sei mesi).
I partecipanti. All’audizione erano presenti:
- Donatella Ferranti, presidente della Commissione
- Alessandro Pagano, relatore della proposta
- i rappresentanti di tutte le forze politiche
- Armando Zambrano, coordinatore di Rpt e presidente del Cni
- Massimiliano Pittau, direttore del Centro studi Cni
- Massimo Gallione, consigliere del Cnappc
- Marco Antonucci, consulente legale del Cnappc.