È stato prorogato fino a giovedì 30 ottobre, entro le ore 12.00, il termine per la presentazione degli elaborati del concorso di idee «Water is alive. La depurazione come risorsa», indetto dalla Società per il risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del Verbano spa, in collaborazione con Provincia di Varese, Ordine degli architetti e Ordine degli ingegneri della Provincia di Varese.
Bando. È prevista l’assegnazione di premi per un totale di 40mila euro. La finalità del concorso punta alla realizzazione di un progetto innovativo per aspetti tecnologici e ambientali per la depurazione delle acque dell’Alto Verbano, dove attualmente hanno sede tre impianti per il trattamento dei reflui fognari. Infatti, c’è la necessità di dismettere gli impianti di Porto Valtravaglia e Maccagno e potenziare quello di Luino, per un costo stimato di 9 milioni di euro. Un intervento che condurrà quindi all’ottimizzazione e all’efficientamento del servizio idrico in un’area che ricomprende undici comuni, soci con altri diciannove e la Provincia di Varese della stessa società del Verbano.
Progetto ecosostenibile. Si tratta di un progetto che mira a preservare l’ambiente e ad individuare azioni che consentano di trasformare il processo di depurazione da costo a risorsa. Andranno valutati gli aspetti ingegneristici che dovranno portare alla realizzazione di impianti all’avanguardia e tecnologicamente avanzati, ma rispettosi dell’ambiente e in grado di poter supportare soluzioni innovative in fatto di contenimento dell’impatto ambientale e di ecosostenibilità. Saranno considerati gli aspetti storico-culturali, di formazione e informazione grazie a percorsi didattici e ciclopedonali che collegheranno tra loro le diverse realtà interessate.
10 km di sponda. Gli interventi oggetto del concorso riguardano un’area con un’estensione di 10 chilometri di sponda, da Porto Valtravaglia fino a Maccagno passando per Luino. Gli edifici degli impianti dismessi dovranno inserirsi armonicamente nel progetto complessivo ed essere recuperati quali reperti di archeologia industriale, testimonianza e oggetto di percorsi didattici sul tema della depurazione. I progettisti dovranno perciò confrontarsi con problematiche di tipo tecnologico, architettonico ma anche paesaggistico, dovranno elaborare quindi un progetto globale che dovrà tenere conto della presenza di contesti differenti: quello del lago, il centro urbano e la montagna.
Partecipanti e premi. Il concorso è aperto ad architetti, urbanisti ed ingegneri iscritti agli albi dei rispettivi Ordini o ai registri professionali dei Paesi di appartenenza. Il bando prevede l’assegnazione di cinque premi.