Per l’ammodernamento dello stabilimento di Fava Fiocchi, Eurotecno ha consigliato il noleggio di due sollevatori Magni e un “ragno” Palazzani.
Grazie all’utilizzo congiunto dei due sollevatori telescopici rotativi Magni Rth 5.25 e RTH 6.39 con portata fino a 6 tonnellate e della spider-lift Palazzani Xtj52 con altezza da 52 metri, gli operatori dell’impresa unipersonale di Marco Feroldi hanno effettuato senza particolari criticità un delicato intervento di smontaggio e movimentazione verso terra di un elevatore a tazze adibito alla risalita dei cereali fioccati nella sede dell’impresa lombarda specializzata nella zootecnica.
Noleggio macchine per smontaggio e stoccaggio
La fioccatura è un processo a cui vengono sottoposti i semi interi di cereali o legumi, quali ad esempio l’orzo, il mais, l’avena, ma anche le fave e la soia, costituito da tre fasi principali: un primo riscaldamento a vapore, uno schiacciamento del seme grazie a rulli rotanti e una fase finale di essicazione. Una lavorazione che favorisce la cottura del seme e che dà la possibilità di produrre mangimi molto più digeribili per varie tipologie di animali. Tra le realtà lombarde specializzate in questa attività c’è Fava Fiocchi, un’azienda con sede a Pieve d’Olmi, piccolo comune in provincia di Cremona, che recentemente è stata protagonista di un intervento di ammodernamento del suo stabilimento, con il completo smontaggio di un elevatore a tazze di grandi dimensioni adibito alla movimentazione verticale dei cereali e al successivo conferimento nei silos per lo stoccaggio.
Le lavorazioni sono state commissionate a Marco Feroldi, titolare dell’omonima impresa unipersonale e professionista che da oltre 20 anni si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti meccanici speciali nel settore della zootecnica, collaborando con numerosi mangimifici nel territorio di Cremona e provincia.
La scelta del partner è ricaduta su Eurotecno, la società specializzata nel noleggio di mezzi di lavoro aereo per la cantieristica e per l’industria con sede a Castelverde (Cr), che con Feroldi vanta un rapporto di collaborazione ventennale.

Marco Feroldi | Titolare Feroldi
«La direzione di Fava Fiocchi ha espresso la necessità di smontare l’elevatore a tazze presente all’interno dello stabilimento che favorisce la risalita dei cereali dal basso verso l’alto e che poi vengono immagazzinati all’interno dei silos adiacenti, mentre successivamente, probabilmente nei prossimi mesi, l’impresa darà il via a una seconda fase di Revamping, che prevederà l’ammodernamento dell’intero impianto. Per questa tipologia di intervento, complice l’altezza importante dell’elevatore e la sua posizione molto particolare, che lo vedeva ‘incastrato’ tra altre componenti metalliche, abbiamo dovuto fare ricorso ad alcune piattaforme per il sollevamento di materiali e persone. Non abbiamo avuto alcun dubbio nel coinvolgere in questo tipo di lavorazioni Eurotecno, una realtà che fin dalla nascita della nostra società ci fornisce piattaforme di lavoro aereo di piccole, medie e grandi dimensioni per tutte le nostre attività di manutenzione meccanica all’interno di tutti i mangimifici cui forniamo la nostra collaborazione. In questo caso specifico, le nostre necessità erano molto precise: dovevamo consentire ai nostri operatori l’accesso in totale sicurezza a un’altezza di lavoro molto rilevante per effettuare le operazioni di smontaggio, ma al tempo stesso avevamo la necessità di mantenere ancorate e immobili sia la struttura principale dell’elevatore che due tubazioni molto ingombranti connesse alla struttura. Questo è il motivo per cui, nell’ottica di realizzare le lavorazioni nel miglior modo possibile e nei tempi previsti, abbiamo optato per l’utilizzo congiunto di ben tre piattaforme di lavoro elevabili».
Per soddisfare le esigenze del cliente, in seguito a un sopralluogo del sito da parte dei tecnici dell’azienda, Eurotecno ha proposto a Marco Feroldi il noleggio di una spider lift Palazzani Xtj52 e di due sollevatori telescopici Magni Rth 5.25 e Magni Rth 6.39.
Michele Cresti | Funzionario Tecnico Commerciale Eurotecno
«La macchina con operatore XTJ52 è quella che assicura l’altezza di lavoro più elevata tra le numerose piattaforme ragno presenti nel nostro parco nolo, ovvero ben 52 metri, a cui si aggiunge uno sbraccio orizzontale massimo di 19 metri. Abbiamo ritenuto che fosse la soluzione più adatta sia per queste due caratteristiche di altezza e sbraccio, ma anche per la sua peculiarità di occupare una superficie a terra molto ridotta, di poco inferiore ai 2 metri, rispetto ad altre tipologie di piattaforme molto più ingombranti. A supporto della spider lift sono stati utilizzati i due sollevatori telescopici rotativi del brand Magni. Per l’ancoraggio e la movimentazione verso terra delle componenti della struttura servivano due macchine che abbinassero sbraccio importante a una portata molto elevata. Queste caratteristiche sono tra i fiori all’occhiello sia del modello Rth 6.39 che dell’Rth 5.25, che vantano rispettivamente un’altezza massima di sollevamento di 40 e 25 metri, uno sbraccio orizzontale massimo di 27 e 25 metri, e una portata massima di 6 e 5 tonnellate».
Noleggio di due sollevatori telescopici e uno spider
L’intervento si è svolto senza particolari criticità, con il coinvolgimento di 4 operatori dell’impresa di Marco Feroldi, seguendo nei dettagli il cronoprogramma.
“La prima fase delle lavorazioni ha visto l’utilizzo congiunto dei due sollevatori telescopici da 40 e 25 metri di altezza per ancorare e mantenere in una posizione corretta sia la struttura principale dell’elevatore a tazze che le due tubazioni metalliche, che partivano dall’elevatore stesso e raggiungevano i silos adiacenti”, ha spiegato Feroldi. “Successivamente, grazie allo sbraccio molto importante della spider-lift Xtj52 e alla sua peculiarità di raggiungere un’altezza elevata, i miei tecnici hanno potuto raggiungere in completa sicurezza le aree di lavoro per dare il via alle operazioni di smontaggio. Prima sono state rimosse e movimentate verso terra grazie al sollevatore Rth 5.25 le due tubazioni, mantenendo saldamente ancorata la struttura dell’elevatore per evitare potenziali crolli, successivamente gli operatori hanno effettuato i tagli e smontato le varie componenti metalliche della struttura, per poi procedere con la movimentazione a terra delle stesse tramite il sollevatore rotativo Rth 6.39”.