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Immergas. Il cambiamento è in atto ed è profondo

È una delle realtà più importanti nel campo del riscaldamento e della climatizzazione. Nello stabilimento di Brescello, vicino a Reggio Emilia, producono caldaie e apparecchi per l’acqua calda sanitaria: nel 2025 anche pompe di calore.

 

È la Immergas, società del gruppo Immerfin, una delle maggiori aziende di riscaldamento italiane presente in tutto il mondo.

Alberto Montanini (foto Immergas)

Abbiamo iniziato a mettere in commercio pompe di calore elettriche funzionanti a propano. Una nuova linea innovativa, con una forte ingegnerizzazione del prodotto
Alberto Montanini, Direttore Normative e rapporti associativi di Immergas

Con Alberto Montanini, direttore Normative e rapporti associativi della società e vice presidente di Federcostruzioni, affrontiamo il tema delle strategie aziendali di fronte al cambio repentino del mercato.

«Da inizio anno il mercato è cambiato. Dopo un 2023 positivo, ci troviamo di fronte a un 2024 con diverse incognite. Ci attendono un paio di anni di contrazione. Mi riferisco al comparto della riqualificazione edilizia».

(foto Immergas)

Qui, l’analisi di Montanini si fa più approfondita.

«Veniamo da anni in cui il tema centrale era la riqualificazione di tipo pesante, che per noi significava pompe di calore e apparecchi ibridi. Questa era la visione che avevamo tre anni fa. Con la progressiva riduzione degli incentivi, si andrà in direzione opposta, a una riqualificazione edilizia di tipo leggero con il rifacimento dei soli impianti e una maggiore attenzione agli interventi di sostituzione. Alla fine di quest’anno, molto probabilmente, la quota di caldaie installate calerà, più o meno del 7,5%, mentre il calo delle pompe di calore sarà molto consistente. Ad essere penalizzati saranno gli operatori più qualificati e innovativi, che sono il fiore all’occhiello dell’industria italiana del settore. Questo è lo scenario che abbiamo di fronte oggi».

Per contro, si assiste a una ripresa delle opere pubbliche…

«Il comparto pubblico sta tornando ad essere attrattivo, questo grazie ai fondi del Pnrr, anche nei settori residenziale e sociale».

(foto Immergas)

Montanini accenna infine al rapporto pubblico-privato.

«I privati hanno interesse a investire ad esempio nell’edilizia sociale pubblica. Esiste un mercato potenziale interessante. Che ha però bisogno di regole chiare, stabili, non decise all’ultimo minuto, come accade con la legge di Stabilità di fine anno. Come Federcostruzioni proponiamo incentivi che abbiamo una durata di cinque-sette anni almeno».

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