«Dobbiamo affrontare il tema della mancanza di manodopera e della scarsa qualità del costruito.
I nostri nuovi prodotti vanno in questa direzione»
Marco Paolini
Ceo Xella Italia
«Saremo al Saie di Bari perché il mercato del Sud è importante. In Basilicata abbiamo il nostro secondo stabilimento di produzione, dopo quello storico di Pontenure vicino a Piacenza».
Marco Paolini, ceo di Xella Italia, ci accoglie con queste parole e ci fa capire subito qual è l’obiettivo della sua azienda: espandersi ancora di più nel Sud dell’Italia.
L’azienda italiana fa parte del Gruppo tedesco Xella, presente in 22 Paesi al mondo e con 75 stabilimenti in attività.
In Italia, Xella è presente sul mercato con il blocco Ytong di calcestruzzo aerato autoclavato e il pannello isolante Multipor: due componenti che hanno contrassegnato l’evoluzione tecnologica delle costruzioni anche nel nostro Paese.
Con Paolini parliamo di mercato, di ieri e di oggi, e delle novità che l’azienda porterà a Bari.
«Il mercato dell’anno in corso – attacca il ceo di Xella Italia – è completamente differente da quelli del 2021 e del 2022. A fare la differenza sono l’aumento dell’inflazione, l’innalzamento dei tassi di interesse e del costo del denaro. Fattori che hanno pesato sulla capacità di spesa dei privati. Ed è proprio il settore residenziale privato, che ha rappresentato il traino delle costruzioni negli anni precedenti, a frenare la realizzazione di nuovi edifici. Questo è ciò che stiamo vedendo da qualche mese a questa parte. E credo che questa tendenza continuerà per un po’ di tempo ancora, di sicuro anche nel 2024. Un fenomeno che non coinvolge solo il nostro Paese, ma è globale. Temo inoltre che per cercare di costruire al prezzo minore possibile si rischi davvero di avere anche un importante calo della qualità del costruito».
Per Paolini la via d’uscita, parziale, è il mercato delle opere pubbliche.
«Registriamo anche noi una crescita della domanda di lavori pubblici: scuole, ospedali, asili, edifici culturali. Il mercato si sta spostando dal residenziale privato alle opere pubbliche».
Anche il ceo di Xella Italia conta molto sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Certamente. Il Pnrr può e deve rappresentare un volano di rilancio importante, per la nostra economia e per il settore delle costruzioni».
Ma se il 2024 pare andrà come l’anno in corso, le imprese come Xella come pensano di affrontare i nuovi mercati e il nuovo contesto economico?
«Noi dobbiamo comunque continuare a lavorare sulla sostenibilità e sull’innovazione di prodotto, oltre che di processo. Stiamo lavorando per consentire alle imprese di avere maggior efficienza in cantiere.
Stiamo operando sui grandi formati, che aiutano a ridurre i tempi di posa in opera».
E a Bari, al Saie, Xella conta di presentare proprio questa novità.
«In fiera presenteremo una tramezza per le murature interne, di dimensioni maggiori. Si tratta di Ytong Y-Pro XL. Un prodotto che riduce i tempi di posa in opera e che risponde al problema, sempre più pressante, della mancanza di manodopera qualificata. Questo è un primo passo. In futuro contiamo di essere sempre più a fianco delle imprese di costruzioni, che anche noi produttori dobbiamo contribuire ad aiutare, con nuovi prodotti e servizi».