Il Regolamento Ue 2020/852 ha stabilito i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile: allo scopo di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento, ha introdotto nel sistema normativo europeo la tassonomia delle attività economiche eco-compatibili: una classificazione delle attività considerate sostenibili in base agli obiettivi ambientali dell’Unione europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
Successivamente, sono stati individuati i 6 obiettivi da conseguire per non arrecare danni significativi all’ambiente (Dnsh – Do Not Significant Harm): la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Icmq (organismo di certificazione specializzato nel settore delle infrastrutture – partner @Saie_2023) ha lanciato un protocollo in grado di soddisfare le richieste dell’ue in linea con la struttura della tassonomia e dei Dnsh. Ha anche realizzato un manuale, disponibile gratuitamente, per orientare nell’utilizzo del protocollo seguendo i 6 obiettivi definiti dalla tassonomia.
Il protocollo Envision
Il protocollo Envision nasce negli Stati Uniti e in Canada nel 2011, ma è ormai diffuso in tutto il mondo. È stato sviluppato dall’Institute for Sustainable Infrastructure (Isi) di Washington, un’associazione no-profit composta dalle società del settore pubblico e privato dell’ingegneria americana (Asce, Apwa, Acec), in collaborazione con lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure of Harvard University.
È un sistema di rating che permette di valutare la sostenibilità di qualunque tipologia di infrastruttura secondo i tre pilastri fondamentali: sostenibilità ambientale (planet), sociale (people) ed economica (profit), utilizzando un unico strumento.
Il protocollo è caratterizzato da una struttura standardizzata che permette di guidare l’utilizzatore durante tutte le fasi dello sviluppo di un progetto, dalla pianificazione, alla progettazione, alla realizzazione e gestione dell’opera infrastrutturale.
È infatti composto da 64 crediti (59 + 5 di Innovation) che rappresentano, ognuno, un indicatore specifico di sostenibilità relativo a un caratteristico aspetto di interesse ambientale, sociale o economico.
I crediti sono poi raggruppati in 5 categorie, ovvero macroaree di impatto che racchiudono 14 sottocategorie:
- Quality of Life (Wellbeing, Mobility, Community) che valuta quanto il progetto influenzi positivamente le comunità interessate migliorandone la qualità della vita e ponendo attenzione alle caratteristiche peculiari del contesto in cui si colloca;
- Leadership (Collaboration, Planning, Economy) che premia la collaborazione e l’impegno dei soggetti coinvolti nella sostenibilità e il miglioramento delle performance, con un focus sull’importanza degli aspetti economici;
- Resource Allocation (Materials, Energy, Water) che valuta la riduzione del consumo delle risorse a favore del recupero e riciclo, oltre all’efficientamento delle risorse idriche ed energetiche;
- Natural World (Siting, Conservation, Ecology) che premia la riduzione dell’impronta ecologica e dell’impatto sull’ambiente naturale;
- Climate and Resilience (Emissions, Resilience) che guarda alla riduzione delle emissioni e alla resilienza delle infrastrutture a favore della riduzione della vulnerabilità, dell’aumento della durabilità e flessibilità e dell’adattamento alle diverse e mutate condizioni.
Sistema di valutazione
La valutazione della sostenibilità avviene attraverso l’attribuzione di un punteggio specifico al singolo credito, variabile in funzione del grado di approfondimento della performance di sostenibilità che il progetto intende perseguire.
Si parla infatti di livelli di achievement (LoA) che rappresentano la misura della sostenibilità del progetto in relazione allo scopo che ogni credito si prefigge di perseguire e quindi della riduzione dei relativi impatti negativi. I LoA possibili sono 5: Improved, Enhanced, Superior, Conserving, Restorative.
Sono anche presenti dei crediti bonus, chiamati di Innovation che premiano l’utilizzo di nuove metodologie/tecnologie e/o performance eccezionali o ulteriori aspetti di sostenibilità del progetto.
Il protocollo prevede, inoltre, un programma di qualifica delle figure professionali (gli Envision Sustainability Professional – Env Sp) e un processo di certificazione dei progetti.
Il sistema Envision segue poi un processo di verifica che permette di certificare il grado di sostenibilità del progetto con l’assegnazione di uno dei quattro possibili livelli previsti, misurati in percentuali: Verified (almeno 20%), Silver (almeno il 30%), Gold (almeno il 40%), Platinum (almeno il 50%).
Percorso di certificazione
Il percorso di certificazione consiste in una verifica da parte di un ente terzo indipendente che valuta la conformità dell’autovalutazione effettuata dal team guidato dall’Env Sp, rispetto ai requisiti del Protocollo, in funzione dei crediti perseguiti e dei LoA identificati.
Si applica al progetto dell’opera infrastrutturale e alla sua realizzazione, prevedendo due differenti percorsi che possono essere scelti alternativamente in funzione delle caratteristiche del progetto, delle tempistiche e della durata della fase di costruzione.
Il primo è denominato Path A – Design + Post Construction e prevede il perseguimento del livello di certificazione alla fine della fase di Design, a seguito della quale è necessario un successivo follow up alla fine della realizzazione dell’opera per confermare il livello ottenuto.
Il secondo è definito Path B – Post Construction che permette di ottenere la certificazione finale direttamente al completamento della fase realizzativa, ovvero quando il cantiere si è concluso. È un percorso che può essere ad esempio adottato per progetti per i quali la fase di cantierizzazione è molto breve, o per progetti in corso di realizzazione o già completati.
Arrivo in Italia
Il Protocollo Envision è arrivato in Italia nel 2015, grazie all’accordo in esclusiva tra Isi e Icmq (Organismo di Certificazione con sede a Milano) che consente di diffondere il Protocollo sul territorio italiano ed europeo, di qualificare e mantenere le credenziali degli Env Sp e di certificare i progetti italiani in Italia, con una prelazione sull’Europa.
Il professionista del Protocollo Envision
L’Envision Sustainability Professional è il professionista del Protocollo Envision, la figura professionale chiave all’interno del processo di certificazione. Avendo acquisito le competenze professionali, tecniche e operative a seguito di un corso di formazione e un esame, è in grado di applicare il Protocollo all’interno del processo di certificazione, configurandosi come interfaccia operativa tra il team di progetto, il committente, e il verificatore di terza parte che rilascia la certificazione finale.
Il sito ufficiale del Protocollo Envision, messo a punto da Isi, permette di visualizzare sia il database internazionale di tutti gli Env Sp qualificati, che la directory dei progetti certificati o registrati ai fini del processo di certificazione (https://sustainableinfrastructure.org/).
Vantaggi e benefici
- Envision è uno strumento che può essere utilizzato da tutti i soggetti, progettisti, committenti, appaltatori, durante tutte le fasi, dalla pianificazione alla progettazione, alla costruzione, fino alla fase di O&M ed End-of-Life per identificare gli elementi di sostenibilità del progetto, portarli avanti e migliorarli;
- permette di fornire maggiore oggettività sia attraverso la misurazione e il tracciamento delle performance sostenibili lungo tutto il ciclo di vita del progetto, sia grazie alla valutazione di terza parte indipendente del percorso certificativo;
- fornisce risalto alla collaborazione sia all’interno del team che con le comunità interessate attraverso il processo di stakeholder involvement;
- la sua applicazione sin dalle prime fasi della pianificazione permette di incidere positivamente sui costi e di valutare come ridurre gli impatti negativi sulle comunità interessate;
- in fase di costruzione permette di orientare la scelta verso soluzioni più sostenibili in termini di sfruttamento delle risorse, favorendo la circolarità e l’utilizzo di materiali con certificate prestazioni di sostenibilità (ad esempio EPD) o di fornitori che adottano pratiche di approvvigionamento sostenibile certificate (come il Csc per il calcestruzzo);
- il Protocollo, infine, è un ottimo strumento di comunicazione e di educazione. Comunicazione perché grazie alla trasparenza della sua applicazione e del processo di certificazione permette di dare risalto alla sostenibilità del progetto attraverso tutto il percorso che lo ha caratterizzato. Educazione perché Envision spinge alla condivisione delle informazioni per una maggiore comprensione e conoscenza del progetto da parte di tutte le parti in gioco.
Opere certificate in italia
A oggi sono più di 400 gli Env Sp attivi in Italia, mentre sono 6 i progetti certificati e numerosi altri sono in corso di verifica (https://www.envisionitalia.it/).
Tra le opere certificate troviamo:
- due parchi eolici Edison Rinnovabili di Integrale Ricostruzione, uno in Basilicata che ha ottenuto la certificazione Envision con il livello Gold e che si configura come il primo impianto per energia rinnovabile a ricevere questa certificazione in Europa, e uno in Abruzzo, che ha invece ha ottenuto il livello Platinum;
- Marina Plan Plus, progetto sostenibile contro l’insabbiamento dei porti che ha ottenuto il livello Silver, due tratte dell’Itinerario ferroviario Napoli-Bari;
- Tratta Apice – Orsara, 1° Lotto Funzionale Apice – Hirpinia, con la costruzione della nuova stazione Hirpinia e il potenziamento dell’accessibilità delle aree interessate e la tratta Frasso Telesino – S. Lorenzo, primo progetto europeo certificato con il protocollo Envision livello Platinum;
- L’ultimo progetto certificato è il Passante autostradale di Bologna, potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna, che ha ottenuto il Livello Platinum;
- alcune opere sono invece state registrate e sono in corso di certificazione: il nuovo ponte sul lago di Barcis (Pordenone), il collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Venezia, un progetto di riqualificazione di un termovalorizzatore in una BioPiattaforma (Milano), quattro progetti di revamping di stazioni ferroviarie a Milano, Pesaro e Cattolica, il Progetto della Gronda, secondo progetto autostradale ad essere valutato con il Protocollo Envision. È inoltre stato registrato il primo progetto al di fuori dei confini italiani, ovvero un parco solare in Spagna.
di Silvia Ciraci
Responsabile Sostenibilità Infrastrutture di Icmq