Lombardia, Veneto e Lazio sul podio, poi Emilia Romagna e Toscana: ecco la geografia degli incentivi edilizi in Italia tracciata da Silvi Costruzioni Edili, leader dal 1970 nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di immobili

Tra contribuenti, imprese, banche ed intermediari, nei cassetti fiscali ci sono oggi oltre 100 miliardi di euro di crediti relativi ai bonus edilizi. A metterlo in evidenza Silvi Costruzioni Edili, azienda dal 1970 leader a Roma e nel Lazio nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati, includendo immobili sottoposti a tutela delle Belle Arti.
Gianni Silvi | Ceo Silvi Costruzioni Edili
«Eppure sono oltre 50 mila le imprese che risultano in difficoltà nello smaltimento dei crediti acquisiti. Quelli relativi al Superbonus 110% ammontano a 52 miliardi di euro, mentre i crediti corrispondenti al Bonus Facciate ammontano a 25 miliardi: le due misure messe insieme rappresentano il 78% del totale».
Ma quale è la distribuzione geografica? Silvi Costruzioni Edili ha tracciato una mappa che vede Lombardia, Veneto e Lazio sul podio sia per il maggior numero di cantieri che per il maggiore investimento economico.
Queste 3 regioni —Lombardia, Veneto e Lazio— insieme ad Emilia Romagna e Toscana, sommano 189.054 cantieri e rappresentano pertanto il 56,2% del totale; mentre insieme ad Emilia Romagna e Campania sommano 32,57 miliardi di euro di investimenti, il 52,13% del totale.
Silvia Silvi | General Manager Silvi Costruzioni srl
«Gli interventi edilizi con i conseguenti risparmi energetici e tagli di emissioni non sono tuttavia sufficienti per raggiungere gli obiettivi europei di -55% emissioni a fine decennio. Per raggiungere questo livello, il tasso di ristrutturazione profonda dovrebbe aumentare del 50%, passando dall’attuale 0,9% all’1,4%».
Al 2030, secondo gli analisti di Silvi Costruzioni Edili, gli edifici in classe energetica “A” saranno comunque quasi il triplo rispetto ad oggi, passando dal 5% al 14%, con una riduzione dei consumi compresa tra il 6,5% e l’8,5% kWh/mq, passando quindi dagli attuali 611 TWh ad una forbice che andrà da 665 a 680
La graduatoria regione per regione
Ma vediamo ora nei dettagli la graduatoria completa regione per regione. Considerando il numero di cantieri il ranking è il seguente:
- Lombardia con 56.182 cantieri (15,63%)
- Veneto con 44.551 cantieri (12,39%)
- Lazio con 30.172 cantieri (8,39%)
- Emilia-Romagna con 29.718 cantieri (8,27%)
- Toscana con 28.431 cantieri (7,91%)
- Piemonte con 25.980 cantieri (7,23%)
- Sicilia con 23.926 cantieri (6,66%)
- Puglia con 22.110 cantieri (6,15%)
- Campania con 20.702 cantieri (5,76%)
- Sardegna con 12.933 cantieri (3,60%)
- Calabria con 12.214 cantieri (3,40%)
- Abruzzo con 10.080 cantieri (2,80%)
- Friuli-Venezia Giulia con 9.507 cantieri (2,64%)
- Marche con 8.906 cantieri (2,48%)
- Umbria con 6.176 cantieri (1,72%)
- Trentino-Alto Adige con 5.874 cantieri (1,63%)
- Liguria con 4.987 cantieri (1,39%)
- Basilicata con 3.875 cantieri (1,08%)
- Molise con 2.296 cantieri (0,64%)
- Valle d’Aosta con 820 cantieri (0,23%)
La graduatoria in base agli investimenti
Considerando invece gli investimenti, la Campania sale in quinta posizione (al posto della Toscana che scende in ottava posizione) e sale anche l’Abruzzo. Ecco dunque la graduatoria per il totale degli investimenti in ciascuna regione
- Lombardia con 10.846.190.614 € (15,63%)
- Veneto con 6.086.325.259 € (12,39%)
- Lazio con 5.671.901.360 € (8,39%)
- Emilia-Romagna con 5.363.800.866 € (8,27%)
- Campania con 4.603.461.157 € (7,91%)
- Piemonte con 4.447.214.691 € (7,23%)
- Sicilia con 4.121.576.675 € (6,66%)
- Toscana con 3.899.257.928 € (6,15%)
- Puglia con 3.492.361.427 € (5,76%)
- Abruzzo con 2.131.615.680 € (3,60%)
- Calabria con 2.094.910.215 € (3,40%)
- Sardegna con 1.983.382.852 € (2,80%)
- Marche con 1.658.533.830 € (2,64%)
- Friuli-Venezia Giulia con 1.320.056.489 € (2,48%)
- Trentino-Alto Adige con 1.232.746.957 € (1,72%)
- Umbria con 1.103.866.494 € (1,63%)
- Liguria con 938.009.718 € (1,39%)
- Basilicata con 886.853.732 € (1,08%)
- Molise con 411.082.477 € (0,64%)
- Valle d’Aosta con 200.581.388 € (0,23%)