La costruzione della cascina Malaspina, più conosciuta come «La Fabbrica», fu iniziata nel 1764 e ultimata nel 1768, come si legge sull’antica iscrizione latina posta sulla piccionaia d’ingresso: per molti anni dalla sua costruzione funzionò a pieno ritmo come azienda agricola dando lavoro a molte persone (da qui il nome attribuito alla costruzione).
Dal novembre 1983, la cascina fu lentamente abbandonata andando incontro a uno stato di degrado crescente in seguito alla cessazione dell’attività agricola.
Nel 1998 fu rilevata da un committente profondamente legato al territorio e alla storia di questo antico edificio che la sta recuperando con il progetto del recupero edilizio della «stala di vacc» (700+700 mq) della cascina malaspina, per allestire uno spazio per eventi temporanei commerciali, culturali, ricreativi, dedicati al Km 0, 6 eventi tematici per anno (l’acqua, il riso e il lavoro i primi protagonisti).
Come sarà. Il progetto prevede che una zona del piano terreno sia destinata a ristorante e bar permanente (la fabbrica del gusto) a Kilometro 0 per servire le specialità locali stagionali e ospitare una prima rassegna su Storie di lavoro (la fabbrica delle idee).
Quattro campate (su 15) rimarranno intatte come era la Stala di Vacc nel 1767 e adibite a Museo virtuale con la storia della Cascina di Luigi Malaspina, sepolto nell’adiacente Santuario della Madonna della Fontana, che faceva parte storicamente del comprensorio della Cascina Malaspina.
Al primo piano saranno posti gli uffici della Fondazione Carla Lova (3 campate) e due zone uffici per due cooperative di tipo B (4+4 2 campate), Cooperativa Gli Aironi e Archimede, che impiegano ragazzi con disabilità. Le 4 campate sopra il museo verranno destinate a uso abitativo (due monolocali + appartamento da 90 mq).
Le coperture. La copertura lignea necessitava di un intervento importante di recupero. La riqualificazione della copertura aveva come obiettivo primario la coibentazione a norma di legge, in virtù del cambio di destinazione d’uso dei locali sottostanti, destinati a ufficio. La struttura lignea esistente si prestava già alla collocazione di uno strato d’isolamento, in quanto la presenza dell’assito su tutta la parte del fabbricato ne favoriva l’intervento. Per riqualificare la copertura, non solo dal punto di vista strutturale e della resistenza nel tempo, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica, il progettista ha deciso di adottare un adeguato sistema di isolamento termico. La scelta è ricaduta sul pannello Isotec di Brianza Plastica >>, nello spessore di 100 mm, che è stato posato per 900 mq di superficie sulla copertura a falde dell’edificio settecentesco.
L’intervento è stato sviluppato con questo iter di operazioni:
- rimozione delle tegole a canale con accatastamento per successivo riutilizzo
- posa di Isotec
- recupero delle lattonerie per riposizionarle alla quota di scolo
- riposizionamento delle tegole a canale precedentemente recuperate con integrazione di ganci
- realizzazione di alcune aperture sulle falde per inserimento di finestra
- realizzazione di linea vita.
Il pannello è stato scelto non solo per le sue performance tecniche, ma anche per la facilità di posa e la rapidità con cui consente di operare, ottimizzando le tempistiche di cantiere.
Isotec è un sistema d’isolamento termico in poliuretano espanso rigido per coperture a falde, i cui pannelli, in sequenza di posa, realizzano rapidamente un impalcato portante, termoisolante, impermeabile alle infiltrazioni accidentali del manto di copertura e microventilato, grazie al correntino in Aluzinc di cui sono dotati.
Grazie al termoisolamento e alla microventilazione sottotegola, Isotec consente di ottenere un considerevole risparmio sulle spese di riscaldamento, fino a circa il 50%, permettendo di realizzare tetti energeticamente efficienti, una risorsa per il comfort abitativo e il risparmio energetico.
Per quanto comune, il pannello Isotec, grazie a un costante lavoro di ricerca e sviluppo, è stato reso sempre più performante: ora è possibile dichiarare per questo prodotto, una conduttività termica dichiarata λD di 0,023 W/(mK), secondo la normativa Uni En 13165:2013. Il sistema (garantito 10 anni) è mappato e classificato secondo i criteri Leadership in energy and environmental design (Leed) offrendo ai progettisti una valida scelta costruttiva, in linea con i criteri di certificazione internazionali.
Chi ha fatto Cosa
- Luogo: Sannazzaro de’ Burgondi (Pv) ,via Vigevano, 24
- Progettista: ing. Vittorio Fuggini
- Impianti termotecnici ed elettrici: ing. Gianni Lova
- Impresa: Icem srl di Mede Lomellina
- Direttore lavori: ing. Vittorio Fuggini
- Committenti (privati): Fondazione Carla Lova e Paola Oppici
- Foto: Fabrizia Trombetti