L’Italia custodisce e possiede il più importante patrimonio architettonico, artistico e culturale del mondo. Una ricchezza che dovrebbe rappresentare una delle principali opportunità di lavoro e di occupazione oltrechè il motore dello sviluppo economico e del turismo del Paese.
Eppure in settantacinque anni di vita repubblicana non è mai stata istituita e organizzata una consulta di confronto sui temi interessati. Gli Stati Generali del Patrimonio Italiano intendono rappresentare un’assemblea permanente e plenaria.
I 150 “seggi” che la compongono sono assegnati ai rappresentanti delle più autorevoli e importanti organizzazioni italiane, private e pubbliche, che operano nel settore. Sono designati su proposta dei Componenti della Giunta di Presidenza o per candidatura diretta delle istituzioni e organizzazioni.
L’esercizio 2021/2022 rappresenterà il primo periodo di attività degli Stati Generali del Patrimonio Italiano. L’azione della consulta includerà attività quali il lavoro delle commissioni di settore, l’aggiornamento dell’indagine conoscitiva e della mappatura delle organizzazioni private e pubbliche che operano nel settore, la redazione del Piano Strategico del Patrimonio Italiano, la pianificazione dei rapporti e delle relazioni con le principali istituzioni internazionali e nazionali.
Il piano strategico
L’assemblea provvederà a redigere, apportando costanti e progressivi aggiornamenti e integrazioni, un documento denominato “Piano Strategico del Patrimonio Italiano – Rapporto degli Stati Generali del Patrimonio Italiano” che conterrà le indicazioni, le iniziative, le proposte e le strategie di promozione, di sviluppo e di valorizzazione del Patrimonio Italiano, condivise e sostenute dalle organizzazioni coinvolte.
Indagine conoscitiva e mappatura
L’organizzazione degli Stati Generali fornirà l’opportunità di redigere un’indagine conoscitiva e una mappatura relativa agli organismi e alle organizzazioni che operano nel settore del patrimonio. Una prima osservazione ha già messo in evidenza l’attività di oltre 800 soggetti legalmente costituiti o istituiti, considerati di rilevanza nazionale.
Un imponente sistema che, in assenza di un coordinamento, rischia di rendere debole e limitata l’azione dei singoli soggetti e impedisce di beneficiare di un’opera congiunta, integrata e sinergica che risulterebbe certamente più efficace.
Le commissioni
I lavori degli Stati Generali del Patrimonio Italiano saranno affidati a undici commissioni di settore. La segreteria sarà organizzata con il supporto tecnico di Assopatrimonio che si avvarrà di collaborazioni provenienti da stage e tirocini universitari.
Le convocazioni delle sedute degli Stati Generali del Patrimonio Italiano saranno itineranti e verranno ospitate presso le principali istituzioni private e pubbliche italiane. Ciò favorirà una diffusa condivisione, conoscenza e divulgazione delle iniziative e delle strategie finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio italiano.