L’accordo firmato lo scorso 16 dicembre dell’Agenzia del Demanio e dal Comune di Fara in Sabina (Ri), mira allo sviluppo di un’operazione di valorizzazione del Complesso ex Croce Rossa Italiana, di proprietà dello Stato, per consentirne il recupero e la riqualificazione, nel rispetto dei suoi caratteri storici e architettonici.
Il complesso, situato in un’area panoramica, lungo le propaggini meridionali dei Monti Sabini e nei pressi del borgo antico del Comune di Fara in Sabina, copre una superficie complessiva di circa 18 ettari. Comprende 2 edifici storici e ulteriori 11 fabbricati, di dimensioni più modeste, adibiti a funzioni di servizio.
Fu costruito nel XIX secolo come residenza vescovile e, dopo la fine del primo conflitto mondiale, fu destinato a convalescenziario per militari feriti; in epoca più recente fu donato alla Croce Rossa.
Per poter immaginare e disegnare il futuro di tutto il complesso, l’Agenzia e il Comune hanno convenuto sulla necessità di raccogliere, attraverso il lavoro di un Tavolo Tecnico congiunto, i principali elementi necessari a definire le condizioni di trasformabilità del compendio e le sue prospettive di sviluppo, passando attraverso l’analisi e la verifica dei principali dati relativi al territorio, allo stato di fatto tecnico-amministrativo dell’immobile e, allo stato della pianificazione territoriale e urbanistica.
L’Agenzia assicurerà quindi il proprio supporto specialistico per l’affidamento e l’acquisizione di indagini tecniche e di fattibilità, mentre il Comune si farà carico di attivare strumenti di semplificazione e accelerazione amministrativa utili a determinare la variazione dello strumento urbanistico. (vb)