Radoff, startup emiliano – romagnola con sedi a Bologna e in Sardegna, ha recentemente portato a termine un’implementazione del proprio device di punta, “Radoff Life”, portando un importante contributo nella battaglia contro il Covid-19.
Tale dispositivo è utile per il monitoraggio e la bonifica in ambienti indoor, quelli in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, del gas Radon e delle polveri sottili. L’upgrade si basa su un circuito Uv-c presente all’interno del dispositivo, capace di distruggere virus e batteri presenti negli spazi chiusi, rimettendo allo stesso tempo nell’ambiente aria bonificata.
Domenico Cassitta | Ceo Radoff
«La letteratura scientifica dimostra che l’inquinamento atmosferico non solo comporta il rischio di patologie respiratorie, ma sia anche facilitatore delle infezioni, a partire da polmonite e morbillo. In particolar modo, le polveri sottili, capaci di diffondersi in bronchi, trachea, alveoli polmonari e sangue, sono responsabili solamente in Italia di circa 70.000 decessi l’anno (fonte: Agenzia europea per l’ambiente). Un recente studio di ricercatori italiani ha dimostrato che le Pm avrebbero esercitato un’azione di boost, cioè di impulso alla diffusione virulenta dell’epidemia del Covid-19. Non a caso le zone rosse con maggiore accelerazione nell’espansione del contagio sono quelle con le più elevate concentrazioni di particolato atmosferico». (vb)