Il recente ampliamento della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma “La Sapienza” – Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – rientra nel progetto di riassetto strategico dell’ateneo.
La nuova sede, moderna e funzionale, ha una superficie coperta di circa 40.000 mq che comprende diversi ambienti interni: 17 aule totali per complessivi 1.196 posti, 21 laboratori, un’aula multimediale, 2 segreterie didattiche, 3 “skill lab”, 2 spazi di coworking, 10 uffici dipartimentali e 7 uffici di presidenza.
Dal concepimento alla realizzazione dell’opera i progettisti – gli architetti Maurizio Costa e Paola Di Bisceglie e lo studio Abdr Architetti Associati di Roma – hanno tenuto conto degli aspetti relativi all’impatto sul territorio e alla sostenibilità, coniugandoli con uno studio architettonico e una ricerca in grado di valorizzare la funzionalità dei volumi e il comfort dell’utenza.
Tutte le facciate del complesso sono state rivestite con pannelli in lana di vetro Saint-Gobain Isover Clima34 g3 – prodotti ad alta densità, idrorepellenti, estremamente fonoassorbenti e incombustibili – per ottenere il miglior isolamento termo-acustico.
I pannelli sono prodotti in Italia con almeno l’80% di materiale riciclato e sono trattati con una resina termoindurente a base di componenti organici e vegetali, in grado di minimizzare le emissioni nell’aria di sostanze inquinanti come la formaldeide e altri composti organici volatili. Sono inoltre conformi ai Cam (Criteri Ambientali Minimi) e per questo consentono di accedere al Superbonus 110% previsto dal Governo.
Gaetano Terrasini | Ceo Saint-Gobain Italia
«Siamo orgogliosi di avere partecipato con le nostre soluzioni alla realizzazione di un edificio di pubblica utilità e di grande importanza come questo. Per Saint-Gobain la sostenibilità nasce dalla progettazione e dalla capacità di prevedere e gestire ogni fase di vita degli edifici, integrando materiali in grado di ridurre il più possibile l’impatto ambientale nel tempo e garantire i più alti livelli di comfort. E cosa c’è di più sostenibile di un materiale che nasce proprio da un sistema di riciclo. Così si riduce davvero l’impatto ambientale derivante dalle attività industriali, attraverso la valorizzazione dei rifiuti, la riduzione dei consumi energetici e il minor utilizzo di quantitativi di materie prime. Questa metodologia produttiva rappresenta per il Gruppo Saint-Gobain uno dei focus irrinunciabili per una crescita che limiti i propri impatti irreversibili sull’ambiente, e vuole essere anche un esempio per le nuove generazioni, al fine di sensibilizzarle sull’importanza e sulla centralità del tema. E cosa c’è di meglio di una applicazione pratica proprio nell’ambito universitario». (vb)