In particolare, è stato delineato che il progetto per la riduzione del rischio sismico andrà presentato prima dell’inizio dei lavori, dovrà contenere l’asseverazione della classe di rischio ante opera e post opera. Il progetto andrà presentato in allegato alla Scia e alla richiesta del permesso di costruire.
Nell’asseverazione del progettista dovranno entrare anche gli interventi di demolizione e ricostruzione ammessi alla fruizione del sisma bonus. L’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico è asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione lavori delle strutture e del collaudo statico secondo le competenze professionali e gli iscritti ai rispettivi ordini di appartenenza.
il progettista dell’intervento strutturale assevera secondo le nuove linee guida in commento la classe di rischio precedente dell’intervento e quella a seguito dell’intervento progettato.
Il direttore dei lavori e il collaudatore statico (nominato per legge) all’atto di ultimazione dei lavori strutturali e del collaudo attestano secondo le rispettive competenze la conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato come asseverati dal progettista.
Possono essere detratti gli interventi antisismici su immobili di tipo abitativo e a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica 1-2-3 secondo l’Ordinanza del marzo 2003 n. 2374 del presidente del Consigli dei Ministri.
Percentuali di detrazione
- La percentuale di detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96mila euro per unità immobiliare, per interventi sulle parti strutturali che non conseguono un miglioramento della classe sismica
- del 70% delle spese sostenute fino a un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare per interventi che riducono il rischio sismico di prima classe
- dell’80% delle spese sostenute fino a un massimo di 92mila euro per unità immobiliare per interventi che riducono il rischio sismico di due classi.