Il Premio Argan è stato conferito all’arch. giapponese Hidenobu Jinnai «per l’eccellenza del contributo dato all’avanzamento delle conoscenze e delle pratiche per la conservazione attiva dei centri storici».
La Targa d’Onore è stata consegnata da Filippo Mario Stirati, presidente Ancsa e sindaco di Gubbio nel corso di una cerimonia nella sala trecentesca del Palazzo Pretorio di Gubbio.
Prof. Franco Mancuso | Coordinatore Comitato Scientifico Ancsa
«Unico. Questo l’aggettivo che più si addice al ruolo e al lavoro svolto da Hidenobu Jinnai nel corso della sua lunghissima carriera. Pensando a Jinnai e al suo costante dialogo tra due nazioni e culture, ho spesso utilizzato l’immagine di un ponte le cui due fondamenta sono l’Italia e il Giappone e più in particolare le città di Venezia e di Tokio. Partito dalla capitale del Giappone per l’Italia, il giovane studente Jinnai ha compiuto a Venezia i suoi studi portandone i risultati in patria, dove ha iniziato a “scavare” sulla città e sulle realtà giapponesi, riportando in Italia i risultati del suo lavoro. Qui ha avuto altre occasioni e spunti di riflessione che si sono concretizzati in convegni e seminari in Giappone, dove ha portato anche una mostra sulle piazze del Veneto. Tornato nuovamente in Italia ha lavorato sulle realtà rurali e sull’abitare in campagna, portando poi le risultanze di questi studi in Giappone».
Hidenobu Jinnai | Lectio magistralis «Città e territori ereditati. Principi e metodi della valorizzazione in Giappone e in Italia»
«Valorizzando la mia esperienza di Venezia, circondata dall’acqua, nel corso delle mie ricerche su Tokyo, dal punto di vista di città d’acqua, l’interesse si è allargato alla storia dell’ambiente (eco-history) giungendo a formulare il concetto di suitogaku o “teoria per lo studio delle città dell’acqua”. Con questo approccio di antropologia spaziale che include l’interesse per l’acqua ho effettuato ulteriori indagini in altre aree rurali italiane come la Sardegna dove importantissima era l’esistenza di pozzi sacri d’epoca nuragica. Successivamente ho approfondito lo studio del territorio e del paesaggio in Italia in Val d’Orcia e in Giappone a Hino nei pressi di Tokyo. Studi proseguiti nel Laboratorio Jinnai da me istituito all’Università di Tokyo, effettuando valutazioni dal punto di vista della geo-socio-morfologia considerando la struttura del territorio e analizzando la struttura spaziale dei centri storici italiani e dei centri minori dal punto di vista edilizio e del tessuto urbano. Proseguendo in questo modo tramite ricerche comparate in Italia e Giappone è stato possibile rideterminare il valore di città e territori quasi del tutto dimenticati dalla modernizzazione e industrializzazione e ideare metodi validi per rivitalizzarli e trasmetterli. Esiti che sollecitano il mio impegno a proseguire. In futuro desidero approfondire ulteriormente gli scambi con gli esperti e le istituzioni italiane e continuare a sviluppare ricerche congiunte in questo campo così importante e decisivo per entrambi i nostri Paesi».