L’accesso ai fondi è consentito agli enti pubblici che potranno presentare progetti per migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca. Ammessi anche investimenti tesi a strutture per la raccolta di rifiuti marini e investimenti finalizzati alla costruzione e all’ammodernamento dei piccoli ripari di pesca.
Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex novo di porti e siti di sbarco. Saranno ammesse le spese per rifacimenti di pavimentazioni, impianti d’illuminazione, macchinari, attrezzature e arredi oltre che per impianti di rifornimento, ristrutturazione di approdi e opere murarie.
Saranno finanziati inoltre le spese per l’ampliamento di edifici esistenti con attrezzature tecnologiche, programmi informatici, spese per il personale impiegato nel progetto, spese generali e spese di acquisto di terreni.
Le domande di accesso ai fondi devono essere presentate entro il 28 gennaio. La misura si applica sull’intero territorio regionale con esclusione delle acque interne e permette la richiesta di un contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese ammissibili del progetto.