Il designer e architetto Aldo Cibic mette in relazione marmo, architettura e acqua con uno scenografico landmark in pietra realizzato in collaborazione con Errebi Marmi e presentato in occasione di Marmomac.
L’installazione è stata realizzata da Aldo Cibic per «Architetture per l’acqua», mostra a cura di Vincenzo Pavan, ospitata all’interno di The Italian Stone Theatre, padiglione dedicato all’eccellenza lapidea italiana a Veronafiere fino al 29 settembre.
La Torre Felice
L’esposizione, pensata con l’obiettivo di creare una relazione tra marmo e acqua in architettura, rappresenta un vero e proprio omaggio a questo elemento primario, in grado di valorizzare i materiali lapidei enfatizzandone gli aspetti materico – percettivi.
Si tratta di un’imponente torre a pianta quadrata, alta sei metri, a righe di marmo bianco e grigio, con una cascata d’acqua e dell’ erba sulla cima.
Nel progettare la sua torre Cibic ha pensato a una struttura vitale, uno spazio in dialogo con l’uomo e la natura.
Un manto erboso riveste la cima della torre, un edera esce dalla finestra, una cascata d’acqua riversa sul laghetto e una scultura a figura umana ammira l’equilibrio.
«L’opera rappresenta un’estetica della vitalità, in cui l’architettura viene contaminata dagli elementi naturali, ed è questo che la rende più vicina ad una scala umana. È così che abbiamo pensato la nostra torre felice» racconta Aldo Cibic. Il progetto è stato curato da Cibicworkshop, Aldo Cibic e Chuck Felton.
La struttura in marmo e telaio metallico
Il marmo bianco e grigio si alterna sulle superfici che assumono un’inedita dinamicità. Dotate di un telaio metallico a supporto dei rivestimenti lapidei, le torri hanno un’altezza di 6 m e una pianta quadrata di 3×3. Tre delle facce sono state progettate dagli architetti, mentre il lato rivolto verso terra è riservato a grafiche descrittive e a una video-intervista dell’autore.