Urbanpromo, la manifestazione di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit propone nella gallery online i progetti che hanno partecipato all’ultima edizione dell’evento. Tra questi ve ne sono due accomunati dall’ambizione di tracciare nuovi modelli per “città capaci”.
Sesto San Giovanni: edificio misto
Un progetto localizzato nel centro storico di Sesto San Giovanni è stato realizzato grazie alla sinergia tra diversi attori:
- la storica Società di Mutuo Soccorso, che ha donato l’area con lo scopo di rinnovare un’antica tradizione di servizio pubblico;
- la Fondazione La Pelucca Onlus, gestore di strutture e servizi per gli anziani sul territorio, beneficiaria del lascito, che ha promosso il progetto;
- la Coop;
- Uniabita che ha realizzato un edificio misto, in parte privato: 4 piani di residenza, 2 piani di box, in parte ad uso pubblico, piano terra e primo piano, con poliambulatorio, struttura di residenza protetta per anziani composta da 7 mini alloggi e sede-museo della società di Mutuo Soccorso.
L’edificio è in classe A con riscaldamento centralizzato a gestione autonoma alimentato dal teleriscaldamento e impianto fotovoltaico. L’architettura dell’edifico è coerente con i nuovi modi di abitare che vengono proposti all’interno.
Torino: social housing e residenze temporanee
Le Residenze temporanee (Rt) di social housing, Luoghi Comuni Porta Palazzo e San Salvario, realizzate dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo in quartieri centrali della città di Torino, che sono veri e propri laboratori di progettazione innovativa per le buone pratiche dell’architettura, frutto di una continua attività di co-progettazione.
Ai fini della sostenibilità e del comfort degli abitanti è stata simulata l’applicazione di alcuni strumenti di valutazione ambientale ed energetica tra i più utilizzati: la Life Cycle Assessment, applicata all’elemento tecnico cappotto esterno, utile all’individuazione dell’impatto ambientale della costruzione e della fase d’uso dell’edificio, il Protocollo Itaca e il Protocollo Leed per la verifica della sostenibilità energetico/ambientale. Questi strumenti si sono inoltre dimostrati utili nella scelta dei materiali e delle tecnologie impiantistiche.
Isolamento a cappotto e materiali sostenibili
Tra le diverse tecnologie utilizzate vi sono: l’isolamento a cappotto con materiali eco sostenibili (pannelli in fibre di legno pressate), i pannelli radianti per la climatizzazione e l’impianto fotovoltaico e il solare termico. Per i rivestimenti sono stati utilizzati: il parquet in bambù, l’eco gres porcellanato, materiali esistenti riciclati quali il ferro delle cancellate e dei balconi e le pietre di rivestimento.
Inoltre sono stati utilizzati i listelli Woodn per il frangisole di Porta Palazzo, realizzati con materiali lignei. Anche gli arredi sono per la maggior parte realizzati in materiali naturali e sostenibili e ricadenti nel Progetto Refuse Lab di Galliano Habitat che coniuga la trasformazione degli arredi, l’estetica e la funzionalità con la sfida della riabilitazione psicosociale.
Infine, con l’obiettivo di sensibilizzare i residenti alla sostenibilità, è stato redatto il «Manuale del Residente» nel quale sono illustrate le 10 eco-regole che danno indicazioni sul buon utilizzo degli spazi, da considerare come buone pratiche anche per il futuro in contesti esterni alla residenza.