Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato il 18 febbraio il decreto che introduce la possibilità di costituire una start up innovativa (decreto legge 179/2012 e modificazioni successive) tramite un modello standard tipizzato con firma digitale restando comunque la possibilità di costituire la società per atto pubblico.
Il decreto del Ministero è attuativo dell’art. 4 (comma 10/bis) del decreto legge n.3/2015 (investiment compact) convertito nella legge n. 33/2015. Ora con la pubblicazione sul proprio sito della «Guida alle misure per promuovere le start up innovative» il ministero dello Sviluppo Economico ha presentato il documento di sintesi teso a illustrare le agevolazioni predisposte in tema fiscale, finanziaria, societaria.
Come detto, lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo tecnologico e occupazionale (giovanile in particolare) delle start up.
Quelle di seguito sono le misure di sostegno applicabili alle start up innovative per 5 anni dalla loro data di costituzione:
- costituzione tramite modello standard con firma digitale: potranno redigere l’atto costitutivo e le successive modifiche facendo ricorso alla firma digitale in analogia a quanto già previsto per i contratti di rete
- dispensa dai diretti camerali ed imposta di bollo
- deroghe alla disciplina societaria ordinaria (quale possibilità di offrire al pubblico quote di capitali e di emettere strumenti finanziari partecipativi)
- facilitazioni nel ripianamento delle perdite
- inapplicabilità nella disciplina sulle società di comodo
- dispensa dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva
- disciplina del lavoro con applicabilità della disciplina dei contratti a tempo determinato: le start up innovative con più di 5 dipendenti non sono tenute a stipulare un numero di contratti a tempo determinato calcolato in rapporto al numero di contratti a tempo indeterminato attivi
- facoltà di remunerare il personale in modo flessibile (trattamento in parte fisso e in parte variabile collegato all’efficienza o redditività dell’impresa)
- remunerazione attraverso strumenti di partecipazione del capitale
- credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato
- introduzione di incentivi fiscali per investimenti in start up innovative provenienti da persone fisiche e giuridiche (detrazione Irpef del 19% dell’investimento e detrazione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento) per gli anni 2013/2014/2015/2016.
- introduzione dell’equity crowdfounding (da avviare campagne di raccolta di capitale diffuso attraverso portali autorizzati)
- intervento semplificato e diretto per le start up innovative al fondo di garanzia delle pmi
- apposito sostegno nel processo di internazionalizzazione da parte dell’Ice
- fail fast: procedure tese a rendere meno gravoso il processo che si inizia nel caso in cui la start up non decolli, sottraendola così alla disciplina ordinaria del fallimento e permettendo all’imprenditore di ripartire con un nuovo progetto editoriale in modo più semplice
- bando smart & start Italia: il decreto ministeriale del 9/2014 ha introdotto uno schema di finanziamento agevolato per le start up innovative localizzate su tutto il territorio italiano