Il decreto del Fare, n. 69/2013, aveva preventivato 300 milioni per il 2014-2016 (100 all’anno) da destinare all’edilizia scolastica. Ora il provvedimento si è arricchito di ulteriori 150 milioni, tutti da impegnare il prossimo anno e di altri 5 secondo i commi da 8 bis a 8 sexties.
Come anticipato, i 300 milioni sono destinati tramite l’Inail per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la costruzione di nuove strutture mentre i 150 milioni devono essere impegnati per l’attuazione di misure urgenti, in particolare per lo smaltimento dell’amianto, ancora presente in molte strutture scolastiche e per gli interventi per la messa in sicurezza sismica.
La presentazione dei progetti esecutivi delle misure urgenti sugli edifici scolastici seguirà il seguente calendario:
- entro il 15 settembre gli enti locali devono presentare alle Regioni i progetti esecutivi immediatamente cantierabili;
- entro il 15 ottobre, pena la perdita del finanziamento, le Regioni devono trasmettere le graduatorie dei progetti finanziabili al ministero dell’Istruzione;
- entro il 30 ottobre il ministero provvede ad assegnare le risorse agli enti locali.
Non è necessario attendere la materiale erogazione dei Fondi per dare il via alle gare e all’affidamento dei lavori poiché è sufficiente il decreto di assegnazione.
Se entro il 28 febbraio del 2014 i lavori non sono stati affidati i finanziamenti vengono revocati e a loro volta vengono ripartiti tra altri richiedenti.
Per quanto riguarda la definizione del programma di utilizzo delle risorse, occorrerà attendere la conferenza unificata tra la presidenza del Consigli dei ministri e i ministri dell’Istruzione e delle Infrastrutture.
10 milioni e mezzo per i tre anni dal 2014 al 2016 saranno a disposizione per individuare un modello unico di rilevamento e potenziamento della rete di monitoraggio-prevenzione del rischio sismico secondo quanto stabilito dall’emendamento 8bis, anch’esso finalizzato alla messa in sicurezza degli edifici scolastici.
La novità dei commissari straordinari
Uno degli emendamenti introdotti al Senato e approvato dalla Camera stabilisce che i sindaci e i presidenti delle Provincie fungano da commissari governativi con poteri derogatori alla normativa vigente, compiti che il presidente del Consiglio dovrà definire con un apposito decreto.
Questo per quanto concerne i compiti straordinari previsti per i vertici degli enti locali proprietari degli edifici scolastici (dall’infanzia alle scuole di secondo grado). Sindaci e presidenti di Provincia quindi come i responsabili dipartimento della Protezione civile con poteri circoscritti nel tempo, ovvero, fino al 31 dicembre 2014.