Tecnologie per l’eccellenza. Numerosi lettori del sito impresedilinews.tn.diemmea.com hanno chiesto la documentazione per accedere al finanziamento a fondo perduto e ai mutui a tasso zero per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico dei campi da calcio a 11 giocatori, iniziativa sviluppata dall’Anci, dalla Lega nazionale dilettanti e dall’Istituto per il credito sportivo. Altrettanti hanno chiesto specificazioni riguardanti campi da calcio con il manto erboso ormai usurato. Memori dell’iniziativa formativa degli allievi del Master di II livello in “Progettazione architettonica di impianti sportivi” organizzato ogni anno da Coni Servizi con il Dipartimento di Architettura e progetto della Sapienza di Roma e con approfondita visita al Mapei Stadium di Reggio Emilia, ci siamo rivolti proprio ai tecnici e ricercatori dell’azienda presieduta da Giorgio Squinzi per avere la documentazione riguardante la riqualificazione e il drenaggio del campo da calcio, cercando così di venire incontro alle richieste dei lettori richiedenti esempi di progettazione dei nuovi impianti da gioco secondo i criteri dell’efficienza e dell’ammodernamento delle strutture sportive.
Proponiamo subito un dato chiarificatore: il quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”, tempo fa aveva predisposto una classifica mirata ad evidenziare le performance di gioco dei campi da calcio di serie A con una forbice di classifica variante da 1 a 5. Lo Stadio della Mapei ha ottenuto il punteggio di 4.5. Quindi stiamo parlando di una eccellenza. Per questo abbiamo scelto di presentare ai lettori di Imprese Edili le tecnologie del sistema Mapei >> per lo stadio di Reggio Emilia con le specifiche illustrate da Elisa Portigliatti (Sport facilities product specialist, Mapei).
INERBIMENTO E RESISTENZA AL CALPESTIO
Per essere adatto alla pratica sportiva il manto erboso, a differenza di quello residenziale, deve possedere caratteristiche costitutive e prestazionali molto peculiari.
Il cotico erboso destinato all’impiego sportivo, per esempio quello utilizzato per realizzare campi da calcio, deve infatti essere costituito da una composizione floristica selezionata di essenze con un’elevata resistenza al calpestio concentrato, ma soprattutto in grado di mantenere l’inerbimento anche durante la stagione autunno-invernale.
A livello sia professionistico che dilettantistico, sono piuttosto frequenti gli esempi di terreni di gioco dove, nonostante il manto erboso sia stato scelto opportunamente, valutando correttamente il carico di gioco e praticando un’adeguata manutenzione, la superficie non risulta sufficientemente inerbita e, in occasione di eventi meteorologici significativi, rischia di essere addirittura non praticabile, con conseguenti ricadute negative sull’organizzazione delle manifestazioni sportive.
USURA ECCESSIVA
Dopo oltre due decenni di intenso utilizzo, anche il terreno di gioco del Mapei Stadium durante la stagione calcistica 2013-2014 evidenziava problematiche di inerbimento legate all’eccessiva usura del manto erboso, causata principalmente dalla perdita di efficacia del sistema di drenaggio profondo del campo. Infatti, benché venissero effettuate un’accurata conduzione agronomica del manto erboso e una corretta manutenzione post-partita, il campo di gioco non era in grado di smaltire le acque meteoriche in occasione di precipitazioni copiose e necessitava di una preventiva protezione con teli impermeabili e la conseguente rimozione prima della partita. Peraltro, quando le precipitazioni si verificavano durante le manifestazioni, l’eccesso d’acqua presente sulla superficie erbosa rischiava di compromettere la funzionalità di gioco e causare al contempo l’inagibilità del campo. È dunque evidente che un corretto drenaggio del sottofondo è condizione sine qua non per ridurre l’usura del manto erboso naturale e mantenere un corretto stato vegetativo, assicurando la praticabilità del campo, specialmente laddove la presenza di due squadre sull’impianto aumenti il carico di gioco.
SISTEMA DI DRENAGGIO DEI SOTTOFONDI
Tenendo presente queste problematiche, assai diffuse sui campi italiani ed esteri, la ricerca Mapei ha messo a punto un innovativo sistema per il sottofondo del terreno di gioco, in grado di riqualificare il drenaggio profondo dei vecchi campi in erba naturale o ibrida, impiegando l’esclusiva tecnologia Mapesoil. Le tradizionali tecniche realizzative dei sottofondi di campi in erba naturale prevedono generalmente uno sbancamento importante dell’area del campo, che può talvolta arrivare fino a 60 cm di profondità, e il successivo riempimento del cassonetto con inerti a granulometria decrescente, selezionati e drenanti, in combinazione con il sistema di raccolta costituito da tubazioni microforate distribuite su tutta la superficie, con conseguente assorbimento eterogeneo delle acque piovane e irrigue.
Assenza dei tubi di drenaggio. La grande innovazione della stratigrafia realizzata per il sottofondo del terreno di gioco del Mapei Stadium consiste nell’assenza di tubi di drenaggio distribuiti sul campo: tutta l’acqua del campo infatti, sia essa meteorica o di irrigazione, viene raccolta da un sistema di drenaggio profondo realizzato in soli 8 cm con il legante idraulico ad alte prestazioni Mapesoil VD e successivamente convogliata per pendenza sui due lati lunghi.
LA STRATIGRAFIA CON TECNOLOGIA MAPESOIL
La stratigrafia, a partire dal basso verso l’alto, prevede:
– stabilizzazione del terreno esistente (spessore 10 cm): previo scotico e sbancamento, il fondo scavo sagomato e livellato con una baulatura dal centro campo verso i lati lunghi è stato trattato con un processo di stabilizzazione con Mapesoil 50, agente stabilizzante in polvere fibrorinforzato;
– drenaggio profondo realizzato con 8 cm di miscela a elevata permeabilità confezionata con Mapesoil VD e ghiaietto Vaga 6-10 mm;
– strato filtrante di circa 3 cm composto da risetta Vaga >> 1,5 -3 mm sciolta;
– Impianto di riscaldamento radiante ad acqua;
– substrato di circa 20 cm denominato top soil, costituito da sabbia silicea lavata di tipo Sabbia Vaga Lago 0,1-2 mm;
– manto erboso di tipo misto rinforzato di circa 4 cm.
I VANTAGGI DEL SISTEMA
La soluzione tecnica realizzata con Mapesoil offre vantaggi di tipo costruttivo, economico, funzionale e anche di tipo manutentivo.
Dal punto di vista costruttivo, il drenaggio del campo riduce in modo significativo lo spessore totale di sbancamento: la rimozione del vecchio sistema campo interessa infatti solo 35 cm di profondità a differenza dei sistemi tradizionali che, per assicurare l’elevato drenaggio, necessitano talvolta di rimuovere fino a 60 cm di spessore. Per un campo da calcio a 11 di 7.000 m2 significa che si conferiscono a discarica circa 2.500 m3, contro i circa 3.500-4.200 m3 della tecnica tradizionale. Oltre all’evidente risparmio economico legato alla riduzione degli oneri di discarica, la soluzione Mapesoil consente altresì una forte riduzione dei tempi di realizzazione: ad esempio, nonostante le condizioni meteo instabili dell’estate scorsa che hanno accompagnato l’intero cantiere, il rifacimento integrale del nuovo campo del Mapei Stadium è stato completato in soli 40 giorni. L’elevatissima capacità drenante del sistema consente di avere sull’intera superficie di gioco condizioni del manto uniformi, evitando che localmente si possano manifestare ristagni d’acqua: il sistema di drenaggio di tipo “diffuso” facilita infatti il rapido allontanamento dell’acqua dalla superficie di gioco e la veloce infiltrazione all’interno del sottofondo. Laminazione del flusso d’acqua. L’elevata percentuale di vuoti presenti nel massetto drenante (variabile tra 10-20% in volume) consente infatti di immagazzinare nel sottofondo del campo fino a 15 m3 di acqua, evitando ristagni sulla superficie che possano compromettere la funzionalità di gioco. In particolare, in occasione di precipitazioni particolarmente copiose come sta avvenendo di frequente negli ultimi tempi, il volume di vuoti comunicanti presente nel sottofondo del campo all’interno dello strato di Mapesoil VD svolge l’importante funzione di laminazione del flusso d’acqua, consentendo così d’immagazzinare velocemente l’acqua caduta sul campo ma consentendone nel tempo il graduale deflusso verso i lati. Il drenaggio della superficie consente altresì di recuperare e riutilizzare l’acqua convogliata a lato del campo, ad esempio a fini irrigui, sfruttando l’esistenza di un fossato di guardia perimetrale. A questo riguardo, pur essendo modesta la superficie di un campo da calcio (7.000 m2), è indubbio che i cambiamenti climatici in corso e la frequente alterazione degli equilibri idrogeologici che si verificano nel nostro paese (e non solo), impongono un maggiore utilizzo di sistemi di drenaggio sostenibili alternativi a quelli tradizionali, che gravano invece completamente sul sistema di raccolta esistente. Con la tecnologia Mapesoil, il campo di calcio diventa quindi parte integrante di un più ampio sistema di drenaggio urbano sostenibile in grado di controllare le acque meteoriche nelle zone fortemente antropizzate, tramite la riduzione del sovraccarico sul sistema fognario. In ultimo, ma non certo per importanza, va annoverato il vantaggio legato alla manutenzione ordinaria del manto erboso. Le condizioni ottimali di vita e di crescita del manto erboso si basano infatti sul mantenimento all’interno del substrato sabbioso di un corretto equilibrio tra umidità e aria. Controllo dell’umidità del substrato. Le buone pratiche agronomiche indicano che un substrato sabbioso deve possedere almeno il 40-50% di aria per assicurare un’adeguata aerazione dell’apparato radicale: in presenza di piogge o di irrigazione, i vuoti del substrato si riempiono di acqua, eliminando la presenza di aria. È dunque importante che il substrato sia in grado di allontanare l’acqua in eccesso in un tempo relativamente breve, prima che si possano creare le condizioni per l’asfissia radicale che comprometterebbe la crescita della pianta stessa. La tecnologia Mapesoil, facilitando il deflusso dell’acqua, permette un controllo più accurato del tasso di umidità del substrato e quindi migliora le condizioni di vita del manto erboso.
Illuminazione artificiale per migliorare la fotosintesi. Gli investimenti di Mapei Stadium srl in merito al terreno di gioco sono andati ben oltre la riqualificazione del “sistema campo” e l’adeguamento ai requisiti infrastrutturali di Serie A. È stato previsto infatti anche l’acquisto di un sistema professionale di moduli d’illuminazione artificiale volto a migliorare il naturale processo di fotosintesi e quindi la crescita del manto erboso durante i periodi di minor irradiamento solare.
Chi ha fatto Cosa
Committente: Mapei Stadium srl
Direzione lavori: Beltrami Studio, Studio Tecnico Castelli sas
Imprese esecutrici: Mixto srl (realizzazione), Sama srl (sottofondo con Mapesoil), Limonta Sport spa (posa manto sintetico perimetrale)
Coordinamento Mapei: Angelo Nobili, Elisa Portigliatti, Marco Cattuzzo
Prodotti Mapei: Mapesoil 50, Mapesoil VD, Chronos VF202, Ultrabond Turf PU 2K, Disarmante DMA 1000, Planitop Rasa/Ripara, Mapecoat I24, Triblock P, Prodotti Vaga, Sabbia Naturale fine Vaga 0,1-2 mm, ghiaietto Vaga 6-10 mm, risetta Vaga 1,5-3 mm, Ghiaia Vaga 10-20 mm, calcestruzzo strutturale Vaga Rck 37.
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